Non solo sviluppo industriale. In Oman, Maire Tecnimont investe anche in progetti a favore del territorio, per creare valore nelle comunità locali.

Il navigatore arabo Ahmed bin Majid al-Najdi, soprannominato “il leone dei mari”, lo definì nel 1490 il luogo dove “è possibile fare affari d’oro e provare meraviglie impensabili altrove”. Nel corso di oltre mezzo secolo, l’Oman non è cambiato molto: controllato dai Portoghesi dagli inizi del XVI secolo, divenuto poi il sultanato più potente dello Stato d’Arabia nella prima metà dell’Ottocento, ottiene l’indipendenza nel XX secolo e nel 2010 si classifica al primo posto nella lista dell’UNDP (Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo) come Paese con il maggiore sviluppo economico negli ultimi 40 anni

Dove si trova l’Oman 

Affacciata sull’Oceano Indiano, l’Oman è una delle nazioni che troviamo nella Penisola Arabica. Confinante con lo Yemen, l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, l’Oman deve gran parte della sua ricchezza ai giacimenti di petrolio e gas naturale che si trovano nel sottosuolo. La Capitale dell’Oman è Mascate (Masqat in arabo e Muscat in inglese), principale porto del Paese che, negli ultimi anni, ha acquisito un’importanza sempre maggiore come scalo nelle rotte che portano le merci dall’Estremo Oriente verso l’Occidente. 

Negli ultimi anni il Governo ha avviato un’opera di diversificazione delle attività economiche, puntando sempre più sull’industrializzazione del Paese. Questo ha contribuito a consolidare il tasso di crescita dell’Oman che, per l’appunto, è tra i Paesi con il maggior sviluppo economico al mondo. Grande importanza sta acquisendo anche il turismo: i viaggi in Oman sono sempre più frequenti e l’offerta cresce sia in quantità sia in qualità. I turisti sono attratti sia dalle località balneari, sia dalle molteplici città storiche, che conservano intatte le tracce dei fasti passati dell’Oman. 

La presenza di Maire Tecnimont in Oman 

Alla crescita dell’Oman negli ultimi anni sta dando il proprio contributo anche Maire Tecnimont, chiamata a realizzare nella zona di Sohar, centocinquanta chilometri a nord della capitale Muscat, il Liwa Plastics Industries Complex (LPIC) package 2. LPIC è un complesso petrolchimico comprendente due impianti di polietilene e un impianto di polipropilene per ORPIC (Oman Oil Refineries and Petroleum Industries Company). “Questo progetto, avviato nel 2016, rappresenta per il Gruppo l’occasione di partecipare attivamente allo sviluppo delle comunità locali” spiega Marco Crivelli, Project Director Maire Tecnimont con esperienza in Paesi medio-orientali come gli Emirati Arabi e l’Arabia Saudita. 

Al servizio della comunità: l’impegno di Maire Tecnimont in Oman 

Nel ruolo di general contractor, l’obiettivo principale di Maire Tecnimont è stato quello di generare In-Country value, puntando tanto sulla collaborazione con le aziende locali, sia con la manodopera omanita. Portare valore alle comunità locali - impiegando forza lavoro del territorio, investendo nei servizi per la comunità e acquistando prodotti del posto - è di fatto una priorità del nostro Gruppo. 

Un obiettivo raggiunto massimizzando prima di tutto la spesa per beni, servizi e materiali prodotti o forniti dagli omaniti. E poi coinvolgendo costantemente le PMI locali della nostra supply chain durante la fase di realizzazione dell’impianto. 

“Una decisione importante che abbiamo preso fin dall’inizio - continua Crivelli - è quella di scegliere di stare in prima linea, di comunicare direttamente con gli stakeholder dell’Oman, senza intermediari. Devo dire che questo approccio è stato molto apprezzato dalle istituzioni locali, dalle imprese di costruzione e dai fornitori. L’idea è stata di coinvolgere da subito i lavoratori del posto, con formazione sul campo e prospettive di carriera, senza dare l’impressione della multinazionale mordi-e-fuggi. In parallelo abbiamo avviato l’asse con le imprese omanite, decidendo di formare una squadra di subappaltatori al 100% locali”. 

Con un focus immediato sulla generazione di valore nel lungo periodo, Maire Tecnimont ha dunque sviluppato opportunità occupazionalie formative professionali per la forza lavoro, con l’obiettivo di stimolare la produttività del sistema economico del territorio. Una funzione importante è stata svolta dalle istituzioni omanite che operano nel campo dell’istruzione e della formazione, sulle cui competenze il nostro Gruppo ha sempre potuto contare. 

“Come detto, fin dall’inizio ci siamo mossi a 360 gradi, partecipando a tavoli operativi con i referenti del ministero del Lavoro e dell’Ambiente a Sohar. Questa proattività ha generato ottimi risultati, relazioni più solide e comportamenti trasparenti”. 

Gli interventi a favore del recupero e della riqualificazione del territorio 

Dopo il recupero della spiaggia di Carawan nel 2017 e la riqualificazione di un tratto di costa che ha consentito ai residenti di riappropriarsi del Carawan Sea Shore, ad aprile 2018 il nostro Gruppo ha deciso di soddisfare le esigenze della comunità costruendo un ponte che collegasse le due parti del villaggio attraversato dal Wadi Hala’El Bani Ghaith (“wadi” in arabo significa fiume) e che sono di fatto isolate tra loro durante la stagione delle piogge. 

Racconta Marco Crivelli: “Dopo un’indagine tecnica svolta dal nostro Site Engineering team per procedere alla progettazione preliminare del ponte, numerosi incontri con rappresentanti della comunità locale, e grazie al sostegno e al contributo dei sub-appaltatori del Gruppo coinvolti nel progetto Liwa Plastics, asettembre 2018 il ponte è stato inaugurato alla presenza delle autorità locali e dei rappresentanti di ORPIC. Ancora una volta l’impegno produttivo e il lavoro di squadra con i nostri clienti e partner hanno generato risultati tangibili importanti”. 

I rapporti con le organizzazioni no-profit omanite 

In Oman l’impegno di Maire Tecnimont è continuato anche attraverso accordi con le organizzazioni no-profit omanite. “Presso il centro culturale di LIWA abbiamo realizzato una serie di opere urbanistiche, creando aree verdi, illuminazione, parcheggi e strade di accesso. Fra le iniziative che hanno portato integrazione tra le diverse culture voglio ricordare le giornate per la donazione del sangue (con oltre 140 nostri donatori), le attrezzature fornite a cliniche fisioterapiche, le iniziative per i ragazzi disabili (a novembre organizzeremo delle mini-olimpiadi per loro), i tornei sportivi, gli incontri di calcio. La nostra presenza in Oman – afferma Crivelli - sta producendo risultati non solo in termini di performance del progetto, ma anche nel creare ricadute positive per i territori, venendo incontro alle aspettative delle comunità locali e sostenendo iniziative di sostenibilità concreta”. 

Il Business Forum Oman&Italy 

Una filosofia nel segno dell’accountability, che si è ulteriormente consolidata in occasione del Business Forum 2017 Oman & Italy, prima missione economica italiana in Oman, incentrata sul progetto LPIC. Organizzato dai ministeri italiani degli Esteri e dello Sviluppo Economico, da Confindustria e dall’Agenzia Italiana per il Commercio Estero, il Forum ha visto Maire Tecnimont nel ruolo di capofila per  circa 80 aziende del nostro Paese, in una platea dove per l’Oman erano presenti le autorità locali, l’ORPIC, i rappresentanti della Camera di Commercio omanita e i referenti di circa 300 società del territorio. 

“Il workshop - aggiunge il Project Director - è stata un’occasione per stringere i rapporti con i fornitori, con i quali abbiamo condiviso anche un percorso di qualifica. Nelle settimane successive abbiamo poi visitato sul campo le fabbriche di alcune società di materiali, con le quali è stato più agevole sviluppare opportunità lavorative”. 

Il Forum ha confermato il ruolo che la filiera italiana può giocare quale driver per aumentare la competitività del tessuto imprenditoriale locale. Inoltre, nella cornice della missione economica italiana, è stata ufficialmente lanciata la Omani-Italian Friendship Association.