• La domanda globale di plastiche assorbirà da sola circa un terzo del consumo totale di petrolio al 2030: ovvero un uso durevole delle risorse da combinare con l’economia circolare


Milano, 30 gennaio 2019 – L’aumento del benessere della popolazione mondiale farà sì che al 2030 il petrolio sarà utilizzato principalmente per la produzione di petrolchimica (plastiche e derivati), più che per carburanti da trasporto. Infatti, l’incremento totale della domanda di petrolio 2017-2030, pari a circa 9,6 milioni di barili al giorno, sarà costituito per 3,2 milioni di barili al giorno dalla petrolchimica (Dato International Energy Agency). Questa tendenza da un lato conferma la crescita di un uso degli idrocarburi per produrre materiali plastici durevoli in processi con limitate emissioni di anidride carbonica; dall’altro, pone la sfida della decarbonizzazione anche nel campo delle materie plastiche, dati gli squilibri ambientali causati dall’eccesso di anidride carbonica nell’atmosfera. 

Una strategia efficace in questo senso passa, quindi, dallo sviluppo di sistemi produttivi nuovi basati sul riuso e sul riciclo dei materiali in ottica circolare, nonché nel settore dei biopolimeri. In questo scenario l’ingegneria chimica italiana può svolgere un ruolo chiave nel guidare la transizione. Se ne è parlato a Roma nel convegno “La società sostenibile del futuro: il ruolo dell’ingegneria chimica”, organizzato dall’Associazione Italiana di Ingegneria Chimica (AIDIC) in collaborazione con Maire Tecnimont, ENI e Cargill, per approfondire le tendenze più recenti e avanzate nei settori dell’Energia, della Chimica Verde, della Bioraffineria e della Mobilità, con la partecipazione di alcuni dei massimi esperti internazionali.

È stato, inoltre, discusso il concetto di sostenibilità attraverso l’applicazione di nuovi e differenti approcci verso le risorse e verso l’ambiente. Al centro del confronto, inoltre, l’evoluzione verso un sistema di energia sostenibile e le sfide per un suo utilizzo più efficiente e consapevole.
La partecipazione di Maire Tecnimont al forum s’inquadra proprio in quest’ottica, ovvero nell’ambito del progetto di Green Acceleration recentemente presentato dal Gruppo, attraverso il lancio di NextChem, la società dedicata alle nuove tecnologie per accompagnare la transizione energetica in atto, attraverso tre direttrici: tecnologie per la riduzione della Carbon Footprint, Economia Circolare e nuovi prodotti e materie prime green per industrializzare la produzione di bioplastiche. Il Gruppo Maire Tecnimont ha già investito negli ultimi 5 anni circa 50 milioni di euro in oltre 70 progetti di innovazione, anche attraverso investimenti mirati in start-up e partnership, per la creazione di un portafoglio di tecnologie volto a soddisfare le nuove esigenze imposte dalla rivoluzione in corso nell’industria dell’energia e della chimica. NextChem sta gestendo 19 iniziative tecnologiche nel campo della chimica verde e della transizione energetica per rispondere al meglio alle nuove dinamiche di mercato.