«Il management imprenditoriale è una struttura di leadership studiata appositamente per l’incertezza che caratterizza il XXI secolo». A parlare di una disciplina nata per aiutare i leader a coltivare un atteggiamento imprenditoriale per sé stessi e il proprio team è Eric Ries, imprenditore e creatore del metodo Lean Startup, oltre che autore del volume “The Startup Way”, già citato nelle prime pagine di questo numero.


EVOLVE dedica con regolarità articoli e interviste ai temi del Capitale Umano e dell’accountability. In collaborazione con esperti di risorse umane e management, abbiamo raccontato storie di grandi impianti e investimenti che hanno richiesto l’impiego di task force focalizzate sull’obiettivo (e sullo spirito di squadra). A ogni sfida corrispondono infatti l’impegno e il contributo di una moltitudine di persone, con specifiche competenze e professionalità, ciascuno con il proprio originale talento.


Sappiamo bene che per essere entrepreneur in a network of entrepreneurs, e creare dunque valore condiviso, non è sufficiente un gruppo di persone che lavorano insieme. Occorre invece attivare e favorire la collaborazione reciproca, orientandola al raggiungimento di obiettivi comuni. Ma non solo: si deve saper guardare oltre, promuovendo l’innovazione come valore. Con le persone – vere protagoniste dell’evoluzione in atto e promotrici del cambiamento – nel ruolo di attori capaci a renderla concreta ed efficace. «Da sempre Maire Tecnimont ha messo al centro le proprie persone, nella consapevolezza che le sfide si vincano solo mettendo a fattor comune le energie dei singoli, con un’azione di engagement che le faccia sentire parte della comunità aziendale» spiega Sara Frassine, Group Development & Compensation Head of Department. «Negli anni abbiamo lanciato numerose iniziative per valorizzare il contributo di ciascuno al successo del Gruppo. Penso, per esempio, all’offerta formativa, al processo di valutazione Employee Performance Commitment (EPC), al piano di azionariato diffuso e al programma Be Adaptive! Tutte iniziative che trovano origine nella visione imprenditoriale e nello spirito innovativo del nostro Gruppo».

L’innovazione si esprime scegliendo tecnologie all’avanguardia e disegnando modelli di business e di processi avanzati; impossibile quindi concepirla in un’accezione distinta e indipendente dalle persone. Senza dubbio il successo di un gruppo multinazionale non può prescindere dal contributo di ciascuno – imprenditore che opera in un network di imprenditori – e dalla partecipazione dei singoli alle sfide aziendali. «Riconoscere meriti e capacità è la colonna portante della nostra crescita – continua Frassine – così come il coinvolgimento delle nostre persone nello sforzo e nell’impegno condivisi per raggiungere obiettivi ambiziosi. Questa consapevolezza ha spinto l’azienda, nel 2016, ad avviare la pioneristica esperienza del piano di azionariato diffuso, riproposto anche per il triennio 2020-2022, che fornisce alla generalità dei dipendenti la possibilità di ricevere azioni Maire Tecnimont a titolo gratuito, subordinandone l’attribuzione al raggiungimento di obiettivi predefiniti». Il piano, accolto con grande entusiasmo dalla popolazione aziendale, ha visto l’adesione nel triennio 2016-2018 di oltre il 96% dei dipendenti coinvolti. «L’adesione quasi totale al nuovo Piano nel 2020 – con punte del 100% in India – ha superato il successo della prima edizione. Le nostre persone sono l’asset capace di generare valore in quanto patrimonio di capacità, conoscenze e competenze tecnico-professionali. Ma un ruolo determinante lo giocano anche la motivazione e il commitment rispetto alle sfide strategiche attuali e future, il sentirsi parte di un unico progetto che punta a raggiungere obiettivi comuni».

Formazione e mentorship

La formazione, specialistica e trasversale, è uno strumento che può garantire livelli di eccellenza operativi e il miglioramento continuo delle competenze. Spiega Sara Frassine: «Sviluppare il processo di valutazione EPC nelle diverse realtà del Gruppo ha permesso in questi anni la diffusione di valori comuni e il rafforzamento della cultura del feedback in ottica di crescita. In base all’analisi delle esigenze espresse nei colloqui con i responsabili, alle nostre persone offriamo aggiornamenti tecnico-specialistici, iniziative formative dedicate alle metodologie di project management, gestione dei rischi e dei contratti, approfondimenti su tematiche economiche e finanziarie. Senza trascurare il consolidamento delle soft-skills manageriali e di comunicazione, con programmi e workshop dedicati alla leadership, ai comportamenti efficaci, alla negoziazione e al team-working. Tutto questo è reso possibile – continua Frassine – non solo tramite il ricorso all’esperienza di professionisti esperti, ma anche grazie alla collaborazione di colleghi che si mettono al servizio nel ruolo di docenti. Nel particolare scenario di questi mesi, la formazione è stata una delle leve fondamentali per mantenere la coesione tra le nostre persone, creando identità e facendo sentire l’azienda presente e vicina. Uno strumento di grande supporto è la nostra piattaforma digitale MET Academy, con la quale tutti i dipendenti da ogni parte del mondo possono accedere a oltre 200 contenuti formativi e lesson learnt, attingendo così all’ampio patrimonio di conoscenze dell’azienda. Con lo stesso spirito, nei primi mesi del 2021 abbiamo realizzato, per la prima volta nel Gruppo, una serie di webinar su tematiche trasversali, aperti a tutta la popolazione aziendale. La prossima sfida sarà quella di affiancare alla nostra ricca offerta formativa percorsi di sviluppo ad hoc e programmi di mentorship, in particolare per i giovani del Gruppo, che rappresentano il futuro di Maire Tecnimont. In questo programma un ruolo essenziale sarà giocato da una fascia manageriale più senior, coinvolta in veste di mentor e capace di condividere esperienza e conoscenza… Vogliamo, di fatto, che questa sia un’ennesima occasione di crescita per l’intera organizzazione».


Ecco quindi come il sapere professionale scorre in molteplici direzioni, con team multiculturali e multigenerazionali in grado di sperimentare sul campo le attività di un impianto in tempo reale, sviluppando capacità tecniche, approccio decisionale e attitudine al problem solving. Il mix di competenze necessarie a gestire progetti complessi permette di schierare la squadra più efficace. «Che è quella – conferma Frassine – più competente e completa rispetto alle specifiche esigenze dei progetti, con un bagaglio di esperienze professionali variegate e complementari».

Lavorare per obiettivi, con un approccio smart
C’è poi, in questa carrellata di best practices sull’imprenditorialità aziendale, il tema dell’essere adaptive: il mondo, le tecnologie e il modo di concepire lo spazio e il tempo, infatti, cambiano velocemente. «Il nostro amministratore delegato – dice Sara Frassine – ha più volte spiegato che la tecnologia digitale va vissuta come un’opportunità non solo per ridisegnare processi, ma per offrire al mercato il know-how che agevola il cambiamento. D’altronde la digital transformation sta cambiando con successo i modelli di business e la struttura della catena del valore: penso all’impatto sui processi, sull’organizzazione e sulla cultura aziendale. Fin dal 2016 abbiamo introdotto lo smart working, scegliendo un approccio fortemente innovativo, lanciando il concorso di idee Be Adaptive - Think Tank, per favorire il coinvolgimento esteso e immediato delle nostre persone in questa nuova esperienza: ai dipendenti è stata data la possibilità di presentare, individualmente o in gruppo, un business case relativo all’introduzione del Lavoro Agile. La partecipazione di oltre 150 colleghi e la presentazione di ben 58 business case hanno rappresentato la prima vera conferma della bontà dell’approccio adottato nel coinvolgere e ingaggiare le persone lungo il percorso di trasformazione intrapreso».



L’avvento della pandemia, come anticipato, ha confermato l’efficacia del modello flessibile di Maire Tecnimont. Tecnologicamente già testato, il modello è orientato a massimizzare l’autonomia operativa e la capacità di ciascuno nel raggiungere i risultati richiesti.«Lo spirito imprenditoriale – conclude Frassine – è rafforzato dalla possibilità di scegliere la modalità di lavoro più efficace – in presenza o da remoto – favorendo la responsabilizzazione e lo spirito di iniziativa nel gestire le attività affidate, oltre alla possibilità di conciliare al meglio le esigenze della vita professionale con la sfera privata. Ogni collega è stato messo nelle condizioni di gestire, sempre in accordo con il proprio responsabile, le proprie giornate, anche potendo scegliere il luogo più adatto da cui svolgere le attività lavorative in funzione delle stesse. In questo caso parlare di strategie people oriented è la definizione giusta. Nei mesi più critici dell’emergenza sanitaria abbiamo avuto la conferma che il pensiero agile si era già diffuso capillarmente nella nostra organizzazione: questa consapevolezza è stata di grande supporto, sia internamente che verso tutti i nostri stakeholder. Investire in questa direzione continuerà a essere il focus delle nuove iniziative: consapevoli che trasformazione digitale e innovazione dei processi di creazione e diffusione della conoscenza saranno sempre più interconnessi. E tanto più efficaci quanto più le persone continueranno a esserne parte attiva».